Tour de France 2024, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2024.

  • Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike): Al di là di un Tadej Pogacar inarrestabile (e che oggi scegliamo di non inserire nei Top per manifesta superiorità), è il danese il vincitore del giorno dato che riesce a guadagnare ulteriore terreno su Evenepoel, fondamentale in vista della crono di domani. Dopo essersi dovuto difendere ieri, oggi dimostra una gamba migliore e contrattacca dopo il secondo scatto del belga, facendosi poi in testa quasi tutti gli ultimi cinque chilometri e perdendo solo all’arrivo nei confronti dello sloveno, che, anche giustamente, non fa sconti a nessuno.
  • Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Enric Mas (Movistar): Quarto giorno di fila all’attacco e anche oggi l’ecuadoriano è lì a giocarsela fino alla fine, provando in tutti i modi a staccare Mas e perdendo poi solo nei confronti di Pogacar e Vingegaard, ma conquistando la Maglia a Pois. Anche lo spagnolo è ancora una volta in fuga in questa settimana, dopo un Tour molto complicato, e prova a giocarsi le sue carte facendo corsa offensiva (ma comunque senza esagerare) come poche volte l’abbiamo visto fare in carriera. Alla fine non raccoglie nulla, ma si merita comunque un applauso per averci provato.
  • Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep): È vero, al traguardo perde 53″ (più abbuoni) da Pogacar e poco meno da Vingegaard, ma mostra coraggio nel provare ad attaccare la seconda posizione del danese, mettendo la sua squadra a lavorare (encomiabile, a tal proposito, Mikel Landa) e cercando di scattare in un paio di occasioni lungo la salita finale. Alla fine è costretto a difendersi, ma per quanto mostrato oggi (e anche in tutto questo Tour) c’è da fargli i complimenti.
  • Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers): Anche oggi soffre molto, perdendo contatto già lungo la prima salita nel frenetico inizio di tappa. È anche il primo tra i corridori della top-10 a staccarsi lungo la salita finale, anche se poi riesce a contenere i danni abbastanza bene, perdendo solo una posizione ma dicendo definitivamente addio alla possibilità di centrare la top-5.
  • Guillaume Martin (Cofidis): Chiude il Tour in netto calo, con le ultime due giornate che l’hanno visto faticare molto. Soffre e si stacca già sul Col de Turini ma rientra in discesa, lo stesso accade sul successivo Col de la Colmiane e poi perde definitivamente contatto all’inizio dell’ascesa finale, cedendo quasi nove minuti al traguardo.
  • Egan Bernal (Ineos Grenadiers): Il colombiano, un po’ come tutta la squadra, finisce il Tour piuttosto male. Perde le ruote del gruppo molto presto, arrivando poi al traguardo poco prima del gruppetto dei velocisti, e nel finale non può così neppure provare ad aiutare un Rodriguez poco brillante.
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